Domenica 9 giugno, ore 20.00
Piazza Minucci – Serravalle Vittorio Veneto
“L’abito ci protegge dal pericolo, psicologico e pratico. Ci esenta dal rischio di non avere sufficiente autorevolezza, preserva la nostra incolumità fisica, il nostro eventuale carisma e la nostra presenza sociale. Un abito da sera è sicuro se rende avvenente il corpo, quello da lavoro lo è se lo protegge. Entrambi gli abiti fungono da corazze.” Oliviero Toscani
Gli studenti della sezione Moda e Costume dell’Istituto Statale d’Arte “Bruno Munari” sono lieti di presentare una performance volta ad esporre al pubblico i progetti realizzati durante l’anno scolastico. Le creazioni realizzate, ed esibite su “Tableaux Vivants”, sono il risultato di lunghe riflessioni scaturite dai temi proposti e discussi dagli alunni stessi: la divisa da lavoro e l’ispirazione al percorso cinematografico del regista Tim Burton.
Fondamentale è stato il processo concettuale che ha portato gli studenti a materializzare le loro intuizioni iniziali, tramutandole in abito.
L’intento creativo è stato quello di attuare una decontestualizzazione dell’ “ abito stigmato”, quale la divisa da lavoro, destrutturandolo e inserendolo in un contesto nuovo, facendogli così acquisire un sapore ed un uso completamente snaturato da quello originale.
O ancora di catturare gli aspetti creativi delle scelte cinematografiche del regista Tim Burton, analizzando le diverse sfumature cromatiche e sentimentali. Con tale proposito, da una riflessione comune, ogni studente ha perseguito il suo iter progettuale ed artistico sviscerandone un tema, un obiettivo finale, una comunicazione col fruitore e la risultante è la confezione dell’abito che è unica e differente per ognuno.
La performance prevede l’esposizione delle suddette creazioni accompagnata da un soundtrack accuratamente scelto per l’occasione, che trasmetterà un’atmosfera di solenne creatività ai “Tableux Vivants”.
“L’abito fa l’uomo, se vogliamo difendere la nostra incolumità, dobbiamo avere l’intelligenza di non dimenticare mai che siamo vulnerabili. Di corpo e di mente” Oliviero Toscani
da Segreteria
del mercoledì, 27 novembre 2013