L’obiettivo di una sana formazione è quello di creare persone consapevoli e libere, coscienti ed autonome, in grado di pensare con la propria testa, capaci di sottoporre a collaudo le proprie elaborazioni, capaci di difenderle e allo stesso tempo capaci di valutare e riconoscere il merito delle elaborazioni altrui. Ispirandosi a questo principio cardine della Palestra di Botta e Risposta dell`Università di Padova che da dieci anni promuove con largo successo nelle scuole italiane l’educazione alla filosofia e al dibattito, il Liceo Artistico Munari ha avviato, a partire dall`anno scolastico 2015-2016, il progetto Condividere per convincere. L`arte del confronto per incentivare le attitudini utili e le conoscenze necessarie a promuovere le capacità di argomentare e discutere. Saper interagire nell`inevitabile e prezioso confronto di idee dell`attuale realtà, che si sta facendo sempre più controversiale in ragione della crescita della libertà di parola e di diritti, è una delle competenza di cittadinanza che la scuola ha il dovere di sviluppare nei propri studenti.
Recuperando e valorizzando la secolare tradizione della disputatio e del trivio nelle sue tre componenti di logica dialettica e retorica è stato proposto un quesito tanto chiaro quanto dibattuto alle classi 4A e 4B: Il bello sta negli occhi di chi guarda? Dopo una approfondita preparazione che ha portato gli studenti - grazie alla guida dei professori Monica Dal Bo`, Annamaria Gazzarin, Stefano Pillon, Novella Varisco - ad esplorare le prospettive della letteratura, dell`arte, della filosofia, della psicologia, delle neuroscienze, sabato 14 maggio si è tenuto, nell`aula magna del Liceo Munari, un incontro di disputa filosofica tra gli allievi della classe 4A, che hanno sostenuto l`onere del contro (il bello non sta negli occhi di chi guarda) e gli allievi della 4B, che hanno sostenuto l`onere del pro (il bello sta negli occhi di chi guarda). Il dibattito è stato valutato da una giuria composta dal prof. Adelino Cattani, titolare della cattedra di Teoria dell`Argomentazione dell`Università di Padova e ideatore del progetto Palestra di Botta e risposta, dal prof. Pasquale Di Nunno, docente di filosofia presso il Liceo Flaminio ex dirigente scolastico e da Margherita Stefanello, già disputante del torneo regionale e nazionale di Botta e Risposta. Un quesito chiaro, due posizioni contrapposte, tre giudici che hanno valutato qualità, quantità, pertinenza degli argomenti e capacità di esposizione. Ponendo le tesi sui piatti della bilancia della ragione i ragazzi hanno sperimentato il diritto-dovere di discutere e il piacere di confrontarsi. Chi ha vinto? La giuria, apprezzando la ricchezza delle argomentazioni e la capacità persuasiva, ha decretato un pareggio, confermando così lo spirito di questo tipo di gara che non premia la tesi vincente ma la squadra che ha saputo meglio sostenere le proprie ragioni. Gli studenti del Munari hanno così potuto far proprio l`atteggiamento critico e razionale che riecheggia nelle parole di J. Stuart Mill se non ci fosse un`opinione contraria bisognerebbe inventarla.
prof.ssa Novella Varisco
Alcune immagini della giornata
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da Segreteria
del martedì, 17 maggio 2016